CORPO E MENTE SOTTO STRESS: LA FASE DI ESAURIMENTO

Carissimi Travelers,

per questa tappa preparatevi molto bene ….

Siete pronti a considerare questo articolo come una “pietra miliare” nel nostro viaggio?

Un punto fermo su cui riflettere profondamente molto ben al di là delle conoscenze che acquisirete al termine delle lettura.

Pronti ad “attaccare” usando la vostra voglia di conoscenza?

Benissimo!

Non perdiamo tempo e mettiamoci in cammino!

Continuando a riferirci allo “scheletro descrittivo” delle 3 fasi della Sindrome Generale di Adattamento, dopo aver compreso cosa succede nel corpo e nella mente umana nella FASE di ALLARME e nella FASE DI RESISTENZA O ADATTAMENTO ora affrontiamo l’ultima fase: LA FASE DI ESAURIMENTO.

Il processo generale di adattamento si può concludere (semplificando) per l’organismo in modo “VIRTUOSO” oppure “VIZIOSO”.

In entrambi i casi il processo fisiologico che andremo a descrivere è il medesimo. Ciò che cambia è la situazione in cui si troverà alla fine del processo l’organismo stesso.

Dal punto di vista fisiologico e biochimico rileviamo che nella FASE DI ESAURIMENTO interviene a pieno titolo il sistema nervoso autonomo PARASIMPATICO che ha l’obiettivo di bilanciare l’azione dal sistema nervoso autonomo ORTO-SIMPATICO che domina la precedente  FASE DI RESISTENZA creando alcune condizioni per lo stato di “attacco/fuga”.

L’inizio della fase di esaurimento è caratterizzato da una rapida diminuzione degli ormoni surrenalici, quali l’adrenalina, la noradrenalina e, in particolare, il cortisolo, nonché delle riserve energetiche.

Quindi interviene un’azione depressiva di bilanciamento che inverte i processi organici delle reazioni da stress per riportare l’organismo alla funzionalità normale (OMEOSTASI). Tra l’altro si ripristina il normale afflusso sanguineo nell’apparato digerente, nel cervello e a livello cutaneo (ridotti nella FASE DI RESISTENZA).

Nel caso in cui la FASE DI ESAURIMENTO si conclude:

  • in modo “VIRTUOSO: l’organismo riconosce ed interpreta lo STRESSOR come definitivamente superato. Se la precedente FASE DI RESISTENZA si è conclusa in un tempo ragionevolmente rapido senza consumare interamente l’energia da stress, allora la FASE DI ESAURIMENTO viene vissuta dall’individuo  con una sensazione di sollievo, associato ad una riduzione di energia e con un piacevole senso di svuotamento. La risposta da stress ha raggiunto il proprio obiettivo: assicurare all’organismo il necessario periodo di riposo. Esempi concreti possono essere la situazione dopo un emozionante avvenimento sportivo, dopo una positiva discussione coniugale oppure dopo un appagante rapporto sessuale;
  • in modo “VIZIOSO: l’organismo non è di successo nel contrastare lo STRESSOR. Anzi nel tentativo di contrastarlo esso esaurisce progressivamente e totalmente le energie a sua disposizione. Se la precedente FASE DI RESISTENZA è durata per molto tempo come nello “STRESS CRONICO” (quindi con soggetti “STRESS DIPENDENTI”), si sottolineano 2 aspetti:
  1. l’individuo per attivare la FASE DI ESAURIMENTO spesso ricorre all’utilizzo di elementi esterni quali l’alcool, sedativi ed altre sostanze chimiche alla ricerca del tanto voluto “stato di riposo”;
  2. la FASE DI ESAURIMENTO può durare per periodi lunghi e con effetti largamente debilitanti visto che l’organismo tende a restare in questo stato in modo automatico fino a quando ne percepisce la necessità.

Quindi, dal momento in cui il corpo umano finisce le proprie energie il Sistema Nervoso Centrale utilizza la produzione di neurotrasmettitori capaci di stimolare la parte PARASIMPATICA con l’obiettivo di rallentare alcuni processi fisiologici e raggiungere l’OMEOSTASI.

Ma quando ciò permane per un ragionevole periodo di tempo e si cronicizza, possono instaurarsi processi patologici degenerativi con gravi conseguenze per la salute.  

Cari Travellers, sapendo quanto sopra, vale la pena sottoporsi a STRESS CRONICI elevati?

Come disse Renzo Arbore in una famosa pubblicità negli anni ‘80:

“MEDITATE, GENTE, MEDITATE”.

In attesa della prossima tappa ….

LO SAPEVATE CHE ….

symbol-60  …. secondo una metanalisi pubblicata nel 2015 sulla rivista “Neurology” svolgere una attività lavorativa stressante potrebbe accrescere la probabilità di un ictus?
symbol-60  …. numerose ricerche condotte negli ultimi anni hanno stabilito un legame tra STRESS ACUTO o CRONICO sperimentato quotidianamente in giovane età ed il rischio di sviluppare diverse forme di declino cognitivo e malattia di Alzheimer in età più avanzata?

 

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Alessandro Parrinello

Coach & Trainer specializzato in Stress Lavoro Correlato e Life Balance
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