DISTRESS: ESISTONO NEGLI ESSERI UMANI DEI PROCESSI DI ADATTAMENTO PASSIVI?
Buona sera Carissimi Travelers!
Su richiesta esplicita di Eugenix, dopo aver trattato la Sindrome Generale di Adattamento quale processo di adattamento attivo gli stati di DISTRESS, oggi rispondiamo alle seguente domanda: Distress – Esistono negli esseri umani dei processi di adattamento passivi?
La risposta è: SI!
Recenti studi sugli esseri umani, partendo dall’osservazione iniziale del mondo animale, hanno stabilito che oltre ad una “risposta attiva” allo STRESSOR vi è la possibilità che l’organismo umano ingeneri una “risposta passiva” caratterizzata dalla presenza della INIBIZIONE.
Allargando il nostro campo di osservazione ed usufruendo delle conoscenze derivanti dalla ETOLOGIA (la disciplina che si occupa lo studio comparato del comportamento degli organismi) si scopre che nel mondo animale possiamo trovare un comportamento di adattamento passivo: la TANATOSI.
Il senso della parola è “morto”. In inglese il fenomeno è espresso come “Playing dead reaction”.
La TANATOSI è un comportamento generalmente difensivo messo in atto dagli animali quando assumono in ruolo di PREDE. Questo comportamento adattivo passivo è ultima risorsa a disposizione della PREDA quando il PREDATORE impedisce ogni altra via di fuga. L’obiettivo è scoraggiare il PREDATORE ad effettuare l’attacco lasciandosi così uno spazio di fuga non appena il predatore si sarà allontanato. Infatti molti animali PREDATORI non mangiano cadaveri visto che la carne potrebbe essere tossica poiché in putrefazione.
In alcuni casi la TANATOSI viene attuata dai predatori allo scopo di attirare ed aggredire le prede che altrimenti non si avvicinerebbero.
Per quanto riguarda gli esseri umani essi possono mettere in atto dei comportamenti di reazione ad uno STRESSOR dove si osservano il blocco motorio, stati di vaso-costrizione, la iper produzione di testosterone etc.: una vera e propria INIBIZIONE.
Il tutto mosso da stimoli non controllabili e con caratteri di grandissima variabilità soggettiva.
Si tratta di un ambito di studio ancora da sviluppare in modo compiuto.
Volendo creare un parallelo con le teorie sviluppate da Porges in merito ai 3 stati fisiologici fondamentali che vengono regolati dal Sistema Nervoso Autonomo (coinvolgimento sociale, fuga o attacco, congelamento) possiamo dire che una forma estrema di INIBIZIONE è rappresentata dallo stato di freeze o collasso o congelamento dove nel momento in cui l’individuo non trova come via di uscita un coinvolgimento sociale e non riesce ad attaccare o a fuggire o si sente intrappolato, il suo organismo cerca di preservarsi, “spegnendosi” e spendendo il minor quantitativo di energia possibile. Una sorta di processo di adattamento passivo estremo verso l’ambiente esterno.
Nel frattempo in attesa della prossima tappa ….
LO SAPEVATE CHE ….
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…. che la tanatosi con fine difensivo è applicata da alcuni anfibi tra cui il rospo africano “Bufo superciliaris” e la Rana Dalmatina (che si sdraiano pancia all’aria fingendosi morti)? |
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…. che la tanatosi con fine difensivo è applicata da alcuni uccelli tra cui il Martin Pescatore (che tende i propri muscoli fino all’estremo per sembrare morto)? |
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…. che la tanatosi con fine difensivo è applicata da alcuni rettili come la Biscia dal Collare (che se disturbati non solo si sdraiano con la pancia verso l’alto, ma emettono un odore fastidioso e simulano una auto-emorrea rafforzando la finzione della morte)? |
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…. che la tanatosi con fine difensivo è applicata anche da alcuni mammiferi tra cui l’Opossum della Virginia (che entra in uno stato che si avvicina al coma che può durare alcune ore ed emette degli odori da cadavere)? |
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…. che la tanatosi con fine difensivo è applicata anche da alcuni insetti ed in particolare da alcune famiglie di coleotteri (tra cui i Tenebrionidae ed i Meloidae)? |
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….. che la tanatosi con fine offensivo è applicata dalla Volpe comune (Vulpes vulpes) che adotta questa tattica per attirare, aggredire e catturare i corvi? |
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….. che la tanatosi con fine offensivo è applicata anche da alcuni pesci tra cui il ciclide africano (Nimbochromis livingstonii) (che giace su un fianco sul fondo sabbioso per sembrare morto e far avvicinare i Saprofagi che poi attacca)? |
Alessandro Parrinello
Coach & Trainer specializzato in Stress Lavoro Correlato e Life Balance
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