AMORE PER I CANI: UNA ORIGINE PROFONDA IN NOI

Molti di noi sanno per esperienza diretta che amare un cane è un elemento che porta ad un maggiore benessere mentale e ad un migliore stato generico di salute.

Oggi le moderne neuroscienze analizzano sempre più in dettaglio questo elemento aggiungendo anche altri aspetti molto interessanti su cui vale la pena saperne un pochino di più.

Le nuove scoperte nel rapporto tra uomo e cane confermano che l’amore per il nostro amato fido è un vero e proprio tratto della nostra personalità che è influenzato dai nostri GENI.

Lo studio pubblicato il 17 maggio 2019 sulla rivista Nature.com realizzato dagli studiosi svedesi Tove Fall, Ralf Kuja-Halkola, Keith Dobney, Carri Westgarth & Patrik K. E. Magnusson ha scoperto che oltre il 50% della tendenza delle persone a possedere un cane (o a non possederlo) dipende dai nostri GENI.

E’ quindi un qualcosa di molto profondo che ci contraddistingue non solo come esseri umani, ma anche come individui.

Qual’è il motivo di questa nostra profonda caratteristica?

I ricercatori sono concordi nel ritenere che la ragione risiede nel fatto che i cani domestici fanno parte della vita di Noi esseri umani da ben 15.000 anni (addirittura da 30.000 anni se si pensa ai predecessori della specie canina odierna).

GENI degli esseri umani e dei cani possono essersi evoluti uno accanto all’altro durante questo tempo creando una connessione sempre più stretta.

Il Professor Tove Fall, il primo autore dello studio, ha dichiarato:

Siamo stati sorpresi nel vedere che alcune caratteristiche genetiche di una persona sembrano avere un’influenza significativa sul possesso di un cane. Queste scoperte hanno importanti implicazioni in diversi campi correlati alla comprensione dell’interazione cane-uomo non solo attraverso la storia, ma anche nei tempi moderni. Infatti sebbene cani e altri animali domestici siano membri comuni della famiglia in tutto il mondo e da migliaia di anni, ancora molto vi è da scoprire per capire in che modo essi influiscono sulla nostra vita quotidiana e sulla nostra salute. Ma un dato sembra emergere ovvero che alcune persone hanno una maggiore propensione innata a prendersi cura di un animale domestico rispetto ad altri .”.

Lo studio in esame ha preso in considerazione 35.035 coppie di gemelli (esseri umani) nati tra il 1926 ed il 1996, ancora viventi nel 2006 che erano iscritti al Registro dei Proprietari di Cani svedese.

E’ importante sapere che l’analisi  realizzate sui gemelli rappresentano il modo classico per esaminare gli effetti della Natura verso l’Educazione. In questo studio sono stati presi in considerazione entrambe le categorie che contraddistinguono i gemelli:

  • gemelli “omozigoti” (Identical Twins) che condividono quasi il 100% degli stessi GENI e gran parte dello stesso ambiente in cui sono cresciuti;
  • gemelli “dizigoti” (Fraternal Twins) che condividono circa il 50% dei loro GENI pur condividendo gran parte dello stesso ambiente in cui sono cresciuti.

Considerando contemporaneamente entrambe le categorie di gemelli è infatti possibile ricercare quali sono i contributi dell’ambiente e quelli della genetica nella relazione uomo-cane.

Come anticipato il risultato principale del presente studio è che i fattori genetici contribuiscono notevolmente alla propensione a instaurare un rapporto duraturo con un cane con un carattere stimato attorno al 57% per le femmine ed al 51% per i maschi.

I fattori ambientali condivisi contribuiscono a delineare tale rapporto solo all’inizio dell’età adulta e non prima. Questo è un elemento molto importante da sapere e di cui esserne consapevoli.

Si osservano quindi due principali implicazioni da questo risultato:

(1) la variazione genetica potrebbe aver influito sulla nostra decisione e capacità di tenere con noi i nostri cani;

(2) potenziali variazioni genetiche  dovrebbero essere considerati anche negli studi che esaminano l’impatto sulla salute e sul nostro benessere per il fatto di essere proprietari di un cane.

Il Dott. Patrik Magnusson, coautore dello studio, ha dichiarato:

Questi tipi di studi sui gemelli non possono dirci esattamente quali geni sono coinvolti, ma sono fondamentali per  dimostrare per la prima volta che la genetica e l’ambiente giocano su ruoli pressoché uguali nel determinare la proprietà del cane. Il prossimo passo ovvio è cercare di identificare quali varianti genetiche influenzano questa scelta e come si relazionano con i tratti della personalità e altri fattori come l’allergia.“.

Prendine consapevolezza: l’amore per i nostri cani ha una origine molto profonda dentro di noi.

TAKE ACTION!

LO SAPEVATE CHE ….

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il naso dei cani, non è solo un organo prodigioso capace di un fiuto invincibile ma è anche personalissimo, unico e inimitabile? Ogni cane ce l’ha diverso dagli altri anche solo per una pieghetta e per questo si può dire che è come l’impronta digitale ovvero un segno distintivo.

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 ….  mediamente un cane riconosce 200 parole, come un bimbo di 2 anni?

symbol-60 …. l’apparato uditivo del cane riesce a percepire suoni quattro volte più lontani rispetto a quanto riesce a fare l’essere umano?

 

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Alessandro Parrinello

Autore, Coach, Trainer, Formatore ed istruttore di meditazione
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